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La siccità record dell’ Autunno 2011 nel nostro territorio L’autunno appena trascorso, per il meteorologo termina il 30 di novembre, è da annoverare tra i più siccitosi di sempre. Da un’analisi dei dati in nostro possesso (1953-2011, vedi grafico) risulta infatti secondo solo a quello del 1970.
Ad aggravare la siccità è stato l’andamento di tutto l’anno: se
infatti nei primi mesi le precipitazioni sono state notevoli,
grazie alle abbondanti nevicate dei mesi di gennaio e marzo, dal
mese di aprile in poi, fatta eccezione per il mese di luglio, le
piogge sono sempre state inferiori alle medie. Una evidente
anomalia si è avuta nel mese di agosto, il mese dei temporali
estivi, con precipitazioni completamente assenti. Situazione mai
registrata dal 1953. In corrispondenza di quel periodo ci sono
stati ben 39 giorni consecutivi “senza una goccia d’acqua”.
Anche questo è un record!
N.B. La neve è già compresa nella precipitazione totale, 1 mm di precipitazione equivale ad 1 litro d’acqua caduta per m2, 1 cm di neve equivale ad 1 mm di precipitazione Anche novembre registra un record negativo: dal 1953, per le nostre rilevazioni, (vedi il grafico relativo) ed addirittura dal 1921 secondo gli Annali Idrologici dell'Ufficio Idrografico e Mareografico, quello del 2011 è stato in assoluto il novembre più avaro di piogge.
Il nostro territorio, a cavallo fra Marche e Romagna, è l’unica piccola macchia marrone presente in Italia nella mappa relativa alle precipitazioni di novembre in Europa, ed è a livello nazionale quello più colpito dalla siccità nell’ultimo mese.
Tutta l’Europa centro-orientale e parte dei territori italiani e spagnoli è in una situazione simile alla nostra, come si evince dalla mappa di distribuzione delle precipitazioni relativa al periodo agosto-ottobre pubblicata dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration - www.noaa.gov).
Il 2011, a meno di eventi straordinari, si prefigura come anno di precipitazioni sotto media. Non si registrano tuttavia al momento gravi crisi di approvvigionamento idrico, in quanto il 2010 è stato l’anno in assoluto più piovoso degli ultimi 60 anni (1250 mm). La AATO (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) segnala difficoltà nell’organizzare la distribuzione, comunque assicurata, nel territorio del Montefeltro. Per il fatto che la siccità si è manifestata da luglio, si sono registrati solo disagi limitati a particolari settori agricoli. Se i cercatori di funghi hanno avuto poche soddisfazioni, è il settore tartuficolo che ha subito il danno economico più rilevante, per la scarsa quantità e la piccola pezzatura del Tuber magnatum pico cavato. E’ auspicabile che la siccità non si prolunghi ulteriormente, ne soffrirebbero le colture a semina autunnale già avviate, e che le precipitazioni si convincano a rispettare più le medie stagionali (in media stat virtus) piuttosto che inseguire record positivi o negativi che siano! Ma, come si sa, su lunghi periodi e su scala locale, poco possiamo prevedere poiché il loro andamento dipende da fattori estremamente complessi. |
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Ultima modifica effettuata il 26 gennaio 2012 da Piero Paolucci |
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